Se domani il mondo

Il mio contributo sull’arte multispecie, dal 18 settembre 2024 è in libreria in mezzo a nomi strepitosi, nel volume a cura di Telmo Pievani per Rizzoli e Edison.

Questo libro è una raccolta di mondi possibili, di sentieri che si inoltrano dentro il futuro, anche se non vediamo ancora dove arrivano. Sono racconti che ci invitano a non arrenderci al buio. Ad accendere le lampadine della conoscenza, della scoperta, dell’etica, della solidarietà.

La realizzazione di questo volume è stata possibile grazie a Edison, che ha promosso e sostenuto la pubblicazione.

Quando l’elettricità entrava nelle nostre case e l’illuminazione pubblica strappava un po’ di oscurità alle nostre città, un secolo e mezzo fa, il futuro sembrava a portata di mano. Nella notte di Santo Stefano del 1883, Edison accese 2450 lampadine nel Teatro alla Scala, inondandolo con un tripudio di luce mai visto prima in un teatro. Poi una nuova grande accelerazione di sviluppo, come sempre ambivalente, a base di cementi, plastiche e asfalti, ma anche carica di innovazioni e di conquiste civili. Adesso, in cima a quella curva di progresso, pare tornata l’incertezza. Oggi siamo nel mezzo di quella che gli scienziati chiamano una “policrisi”, cioè una tempesta perfetta, una congiunzione di crisi diverse e interconnesse. La scienza non fa previsioni sul futuro, solo proiezioni, cioè scenari alternativi possibili. In quale finiremo, se il migliore o il peggiore, dipende dalle scelte che facciamo adesso. Le nuove tecnologie da sole non basteranno, senza un cambiamento anche nei modelli di sviluppo, di consumo, di trasporto, di alimentazione. La nostra Costituzione ora prevede, all’articolo 9, che la Repubblica italiana tuteli l’ambiente, gli ecosistemi e la biodiversità “anche nell’interesse delle future generazioni”. Il futuro è entrato in Costituzione ed è un segno di grande lungimiranza.

In questo volume si intrecciano dieci visioni del futuro inedite, dieci visioni scritte da grandi firme nazionali e internazionali, dieci prospettive differenti che spaziano dalla letteratura all’arte, dalla scienza e dalla tecnologia all’ambiente e alle humanities. Vent’anni fa nessuno aveva previsto le scoperte e le invenzioni che oggi alimentano le nostre possibilità di progresso, e ciò accade perché spesso la curiosità umana scopre ciò che non stava cercando. Allo stesso modo, possiamo razionalmente sperare che oggi, negli occhi dei nostri giovani, ci siano idee e progetti che non riusciamo nemmeno a immaginare e che ci aiuteranno a uscire dalla tempesta perfetta in cui ci siamo infilati.

Illustrato da Federica Bordoni

Con testi di: Paola Cagliari

Juan Carlos De Martin

Jonathan Safran Foer

Vera Gheno

Tommaso Ghidini

Carlo Ratti & Antoine Picon

Giorgia Serughetti

Gaia Vince