Dimmi cosa vuoi vedere

Versione sonora di Earthbound ovvero le storie delle Camille

Prima messa in onda: 5 giugno 2021 su Rai Radio 3

Dimmi cosa vuoi vedere può avvenire ovunque ci sia un dispositivo sonoro adatto ad ospitarlo: si adatta alla radio, agli auricolari, al sistema dolby surround del cinema, alla diffusione all'aperto o al chiuso. La fruizione può avvenire in forma intima attraverso cuffie individuali ma anche collettiva, seduti sulle sdraie in un paesaggio immerso nella natura.

L'opera è nata nei mesi durissimi del lockdown durante la pandemia di Covid19 quando Rai Radio 3 mi ha proposto di trasmettere alla radio lo spettacolo di teatro visuale Earthbound ovvero le storie delle Camille, che non poteva debuttare a causa della chiusura forzata dei teatri.

Ma come si fa a rendere uno spettacolo di teatro visuale con pupazzi e creature meccaniche accessibile a chi non lo può vedere?

Tradurre in audio-descrizione un’opera di teatro visuale pensata per essere vista e percepita sul palco, significa tenere conto del fatto che le percezioni, le sensazioni e gli immaginari cambiano a seconda dei canali sensoriali coinvolti nella sua fruizione.

Dimmi cosa vuoi vedere non è un surrogato ma una nuova dimensione di fruizione dello spettacolo.

Insieme a Al. Di. Qua. Artists - Alternative Disability Quality Artists, la prima associazione di categoria nata in Italia per artistə con disabilità, abbiamo guardato per voi Earthbound dando spazio ai nostri sguardi personali e ai nostri immaginari, senza nascondere la meraviglia soggettiva della scoperta, con l'auspicio che, ascoltando le nostre voci e imparando a riconoscerle, seguirete il filo dei nostri punti di vista.

A guidarci, come un direttore d’orchestra, c’era Giuseppe Comuniello, danzatore cieco e co-fondatore di Al. Di. Qua. Artists. che ci ha aiutati a capire cosa descrivervi attraverso piccoli sussurri e pennellate essenziali.

Mentre lo spettacolo prendeva forma sul palco, abbiamo immaginato di essere, per il vostro orecchio, come piccole mosche che non si sovrappongono mai all'ascolto dello spettacolo ma dialogano con esso, condividendone il ritmo e l'atmosfera.

Ad ogni artista di Al. Di. Qua. è stato affidato un diverso punto di vista da cui raccontare lo spettacolo, ovvero una precisa funzione narrativa per costruire una descrizione corale e multiforme di quello che avveniva sul palco.

Per riconoscerli, abbiamo dato un nome a ciascuno di questi sguardi:

fantamondo: ovvero il punto di vista della fiaba e dei suoi personaggi. È lo sguardo dello spettatore che sceglie di credere al piano della finzione teatrale e accetta come reale quello a cui assiste.

realtà: è il punto di vista disincantato di chi osserva il trucco invece dell'illusione, conosce i linguaggi e le tecniche teatrali e le descrive per quello che sono. È il piano della messa in scena dove ogni cosa è quello che è.

domanda: è il punto di vista di chi è in bilico tra fantamondo e realtà e chiede nuove informazioni per scegliere come interpretare i segni che vede. A volte è dubbio, a volte è domanda che rimane senza risposta, a volte è chiave per decifrare il codice della messa in scena.

digressioni: è il punto di vista di chi elabora ciò a cui assiste e attraverso analogie, libere associazioni di idee o divagazioni solo apparentemente casuali, fa suo lo spettacolo, ne interiorizza i contenuti e li espande.

credits

di e con Marta Cuscunà

in collaborazione con Al. Di. Qua. Artists - Alternative Disability Quality Artists: Diana Anselmo, Giuseppe Comuniello, Claudio Gaetani, Aristide Rontini

e con Camilla Guarino, Mariella Popolla,

sound design Michele Braga

assistenza tecnica Marco Rogante, Simone Spangaro

produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Etnorama

con il contributo di Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse

con il sostegno dei punti d'ascolto Oriente Occidente in collaborazione con Mart Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto presso Giardino delle Sculture, Mart, Rovereto (TN); Cembra Lisignago (TN) - Ascolto nel bosco - Rete di Riserve Val di Cembra Avisio per la Comunità della Valle di Cembra; Murmuris (compagnia in residenza al Teatro Cantiere Florida di Firenze); Nuoro - TEN Teatro Eliseo Nuoro - progettoTENGreen di Sardegna Teatro; IAC Centro Arti Integrate nei sassi di Matera, Big – Bari International Gender Film Festival/AncheCinema

si ringrazia per la collaborazione Rai Radio3

punti d'ascolto

Val di Cembra Avisio. Ascolto nel bosco
Camminata sensoriale e ascolto collettivo dello spettacolo Dimmi cosa vuoi vedere.
La "camminata sensoriale", escursione notturna inclusiva che coinvolge tutti i sensi, quest'anno si arricchisce di un evento unico nel suo genere. Cammineremo dal paese di Lisignago fino al Piz de le Agole, splendido punto panoramico che si affaccia sulla valle. Dopo una cena a pic nic, seduti nel bosco, potremo ascoltare, insieme seppur in forma individuale, lo spettacolo Dimmi cosa vuoi vedere.

Firenze. Tepidarium del Roster, Giardino dell’Orticoltura, Rassegna Materia Prima - Murmuris
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, inizia la riscoperta di Firenze con una camminata ambientale al di fuori dei percorsi turistici che culminerà con l’ascolto dello spettacolo Dimmi cosa vuoi vedere di Marta Cuscunà.

Parco Arte Sella. Pergine Spettacolo Aperto
Per immergersi in un’esperienza sensoriale a 360 gradi nello straordinario parco di Arte Sella.  Per vivere una mattinata fuori dall’ordinario, lasciandosi attraversare dal connubio tra arte contemporanea e ambiente naturale. Verrà offerta la colazione a tutti gli spettatori e a tutte le spettatrici e l’accesso all’area di Malga Costa

Isola della Cona – Osservatorio, Festival dell’Acqua
Uno spettacolo in cuffia, a impatto ambientale zero, che annulla ogni confine fra chi vede e chi non vede. A corredo della performance, una visita guidata alla Riserva fruibile anche da un pubblico non vedente.

BiG Bari International Gender Film Festival
Con il patrocinio del TPP Teatro Pubblico Pugliese e in partnership con il Comitato Costitutivo dell’Osservatorio Metropolitano di Bari per i diritti delle persone disabili.
L’iniziativa si inserisce appieno in un percorso artistico e creativo che il BIG ha intrapreso da anni, con risultati di grande rilevanza sul piano sociale e politico. Amplificato e condiviso, dal 2019, da una riflessione centrale sul concetto di «corpo non conforme», attraverso le virtuose relazioni con artist* e ricercatrici italiane, tra le più richieste ed acclamate.